Dopo la battuta d’arresto dei primi mesi del 2020, le compravendite hanno ripreso in modo positivo nei mesi giugno-settembre 2020, ma sarà il Superbonus 110% a dare un impulso ulteriore al mercato nei prossimi mesi.
Mercato residenziale: ripresa delle attività di compravendita da giugno 2020
Nel primo semestre del 2020 il mercato residenziale sembra quasi aver vissuto un periodo di sospensione. Secondo i dati Agenzia delle Entrate, elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Gabetti, nei primi sei mesi di quest’anno si sono registrate 233.221 transazioni residenziali, -21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Una variazione che è soprattutto figlia del periodo di lockdown, generato dall’emergenza sanitaria Covid-2019, un momento storico unico che ha avuto la forza di congelare le compravendite da marzo a maggio 2020, per poi concedere, dopo un primo mese di assestamento dal suo termine, una ripresa positiva delle attività nei mesi che vanno da giugno a settembre 2020. Questo è quello che è emerso dall’esperienza delle agenzie, secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi Gabetti.
«Il mercato residenziale, post lockdown, - ha dichiarato Marco Speretta, direttore generale del Gruppo - ha ripreso in modalità nuove che stanno portando risultati positivi. Grazie a strumenti integrati e a un nuovo metodo operativo possiamo lavorare anche a distanza: tutte soluzioni che rivoluzioneranno il nostro lavoro pure nel post pandemia. Fondamentale inoltre l’innalzamento delle detrazioni dell’Ecobonus e del Sismabonus al 110%, da cui ci aspettiamo un impulso ulteriore al mercato. Da maggio le attività delle agenzie immobiliari Gabetti, Professionecasa e Grimaldi sono ripartite al meglio, adottando un metodo operativo 4.0: dai virtual office e virtual tour alla piattaforma che consente in modo digitale di fare acquisizioni, fino alla compilazione a distanza del form di valutazione di un immobile, attraverso una pagina web personalizzata; oltre a una nuova piattaforma dedicata, con la navigazione delle mappe catastali. Per merito anche di questi strumenti, nei mesi successivi di giugno-settembre, il riscontro è stato positivo in termini sia di domanda, sia di compravendite».
Il Sole 24 Ore dedica un approfondimento al nostro report
Il mercato non si attendeva lo stop arrivato con il parziale lockdown di queste settimane. Comunque, nel medio termine, ci sono già tutti gli elementi per essere fiduciosi sul residenziale.
«Già dopo il primo lockdown e specialmente dopo le vacanze, tutto il settore aveva già sperimentato una ripresa immediata. Segno che la domanda è forte». Così commenta Marco Speretta, direttore generale del Gruppo, nell’articolo de Il Sole 24 Ore del 16 novembre 2020, che ha dedicato al nostro report un lungo approfondimento.
Macro Aree, capoluoghi, non capoluoghi e grandi città nei primi sei mesi del 2020
Nel primo semestre 2020 anche tutte le grandi aree hanno risentito del periodo del lockdown e del conseguente andamento generale del mercato. Il Nord è quello che riporta la minor variazione (-20,5%), seguito dal Centro con -20,7% e dal Sud con -25,4%.
A livello nazionale, i capoluoghi hanno avuto una variazione del -21,1%, mentre i non capoluoghi del -22,1%.
Secondo la consueta analisi che viene realizzata sulle otto maggiori città italiane per popolazione, i primi sei mesi del 2020 del settore residenziale si chiudono, per tutti gli otto capoluoghi, con 41.558 transazioni nel settore residenziale, -21,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Contestualmente le restanti province hanno registrato una variazione del -21,2%.
A livello semestrale, le maggiori variazioni negative ci sono state a Napoli e Milano che segnano rispettivamente -28,1% e -23,2%, seguite da Palermo con -22,8%, Torino con -21,9%, Genova con -19,5%, Roma con -19,3%, Bologna con -18,5% e Firenze con -17,6%.
Secondo le rilevazioni operate presso le agenzie Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, nei primi nove mesi del 2020 nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno al -1,1%, rispetto al 2019. Milano è l’unica città che, nonostante il particolare periodo, è riuscita a chiudere con una variazione positiva (+0,2%). I tempi di vendita sono rimasti stabili su una media di 4,5 mesi, così come gli sconti in sede di chiusura delle trattative, intorno al 12%.
I dati segnalati come Ufficio Studi Gabetti (scontistica, prezzi e tempi medi di vendita), diversamente dai dati riguardanti il numero delle compravendite (con le rispettive percentuali di decremento), rilevati su base semestrale dall’Agenzia delle Entrate, sono stati individuati tenendo in considerazione i primi 9 mesi dell’anno (incluso anche il periodo luglio-settembre 2020), in modo da fornire un sentiment del mercato che risultasse il più attuale e veritiero possibile.
Con i tassi più convenienti aumentano le richieste di mutuo e surroghe
Nel mese di settembre 2020, dopo una partenza positiva e il successivo calo dovuto al lockdown, è evidente la ripartenza del comparto dei mutui, che registra un incremento del +13% rispetto allo stesso periodo del 2019, confermando il trend positivo dei 3 mesi precedenti.
«La pandemia ha condizionato l’economia mondiale per buona parte del 2020, - ha dichiarato Antonio Ferrara, amministratore delegato di Monety (Gruppo Gabetti) - per questo la Bce ha mantenuto nel corso dell’anno una politica monetaria accomodante per favorire la ripresa. I tassi, particolarmente convenienti, hanno stimolato la domanda di surroghe, soprattutto nel secondo e terzo trimestre del 2020, mentre le domande di finanziamento destinate all’acquisto di nuove abitazioni hanno risentito del calo del numero delle compravendite su cui ha inciso il periodo di lockdown. Nell’ultimo trimestre dell’anno si potrebbe in parte recuperare il ritardo accumulato anche se il decreto dello scorso 13 ottobre, con il quale il Governo ha cambiato i requisiti necessari per accedere al fondo di garanzia Consap prima casa, potrebbe creare un impatto negativo poiché destina la garanzia ai soli soggetti definiti “prioritari”. Ciononostante, potendo contare su mutui con tassi a 30 anni sotto l’1%, è altamente probabile un incremento della domanda nei prossimi mesi. Il lockdown ha generato in molte famiglie il desiderio di un’abitazione più confortevole, magari con spazi verdi o terrazze; il ricorso al lavoro agile ha fatto della casa anche un ufficio e ciò significa necessità di spazi più grandi e idonei».
L’abbassamento dei tassi dei mutui sulla casa rappresenta, quindi, una grande occasione per cambiare le condizioni del tuo mutuo, ma anche per acquistare casa.
«Siamo positivi. - ha affermato ancora Marco Speretta, direttore generale del Gruppo - La voglia di comprare casa degli italiani è ancora alta e, le numerose agevolazioni fiscali e i tassi d’interesse ai minimi storici, daranno una bella scossa al mercato».