Sono tanti gli incentivi che ti consentono di risparmiare sulla dichiarazione dei redditi. Non solo gli interventi di ristrutturazione edilizia, ma anche quelli per la riqualificazione energetica di abitazioni e edifici o anche il solo acquisto di mobili o elettrodomestici. Gli incentivi per le ristrutturazioni 2017 hanno qualche novità. Sei hai sottoposto, o vorresti farlo, la tua casa alla verifica sismica, per te è importante sapere che la Legge di Bilancio 2017 (L. 232/2016) ha introdotto le procedure per usufruire del bonus “Casa Sicura”, chiamato anche “Sismabonus”, la detrazione fiscale sui lavori di miglioramento sismico delle costruzioni esistenti. Entriamo più nel dettaglio.
Ristrutturazione: tempi e scadenze
Gli interventi devono essere chiaramente “certificati” e devono essere stati realizzati tra il 1° Gennaio 2017 e il 31 Dicembre 2021, su edifici di civile abitazione (prima o seconda casa), sulle parti condominiali e sugli edifici adibiti ad attività produttive, purché siano ricadenti nelle zone sismiche di classe 1, 2 (alta pericolosità) e 3 (minore pericolosità). I lavori devono essere stati autorizzati dopo il 1° gennaio 2017. Possono essere portate in detrazione le spese per l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza antisismica e per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. Il governo ha voluto dare questa agevolazione per consentire un’ampia azione di prevenzione su tutto il territorio nazionale.
Detrazione fiscale: tetto massimo e percentuali
Per ottenere l’agevolazione occorre indicare nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta. Con questo bonus si ha diritto a una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, sino ad un massimo, per ciascun anno, di 96.000 euro/anno per ogni unità immobiliare. La detrazione deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei quattro anni successivi. Se gli interventi determinano il passaggio a una classe inferiore di rischio sismico si può usufruire di una detrazione fiscale del 70%. L’incentivo sale fino all’80% se i lavori determinano la riduzione di due o più classi di rischio.
Per quanto riguarda invece gli interventi sulle parti comuni dei condomini, la detrazione è pari al 75%, se comportano il passaggio a una classe inferiore e dell’85% se producono il passaggio a due o più classi inferiori. La riduzione del rischio è il risultato di una valutazione fatta sulla base di una graduatoria di 8 classi da A+ (meno rischio) a G (più rischio). Prima di effettuare l’intervento è necessario rivolgersi ad un tecnico professionista che compia la diagnosi sismica dell’edificio e ne individui la classe di rischio sismico.
Approfondimenti
Sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nella sezione “Casa Sicura”, è possibile trovare una guida pratica, le domande frequenti, la normativa e la documentazione tecnica.
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