Nuove misure in Lombardia e in Piemonte. Continua l’emergenza per il coronavirus. Ecco quali sono i provvedimenti presi dalle due Regioni con le rispettive ordinanze.
Coronavirus, prese nuove misure in Lombardia e Piemonte
Ulteriore stretta di provvedimenti da parte della Lombardia e del Piemonte. Attilio Fontana e Alberto Cirio hanno firmato, per le rispettive Regioni, le ordinanze che avranno effetto fino al 15 aprile in Lombardia e fino al 3 aprile in Piemonte.
Misure anche più dure rispetto alle disposizioni del DPCM del 22 marzo 2020.
Per fermare il dilagare dell’epidemia bisogna restare a casa e rispettare tutte le restrizioni necessarie.
Approfittane di questo particolare periodo in cui sei sempre a casa, per dedicarti a tutte quelle attività che rimandi da tempo e che non puoi fare perché vai sempre di fretta. Se organizzi la tua giornata, sarà più piacevole trascorrere il tempo tra le mura domestiche.
Vediamo quali sono le novità introdotte dalle ordinanze nelle due Regioni interessate.
Ecco tutte le misure prese in Lombardia con l’ordinanza
La Lombardia è la Regione italiana più colpita dal coronavirus. Le nuove restrizioni e provvedimenti stati presi per contenere il più possibile la sua diffusione, visto che sono ancora tanti i nuovi contagi e il numero dei morti.
E mentre si costruisce l’ospedale d’emergenza nella zona ex Fiera di Milano Portello, per cui abbiamo dato il via alla campagna di raccolta fondi, in Lombardia si chiudono gli uffici, si fermano i cantieri e si mettono nuovi divieti.
Sono comunque garantiti i servizi di prima necessità. Restano aperti infatti i negozi di alimentari, le edicole, le farmacie e le parafarmacie.
Ecco le principali misure previste dall’ordinanza, integrate con le disposizioni nazionali in vigore.
Quali sono le attività sospese e quali i luoghi chiusi al pubblico
L’ordinanza della Regione Lombardia stabilisce:
- la sospensione delle attività degli uffici pubblici: sono esclusi i servizi essenziali e di pubblica utilità che continueranno a essere erogati;
- la sospensione delle attività artigianali: sono escluse quelle legate alle emergenze o alle filiere di prodotti o servizi essenziali;
- la chiusura delle attività degli studi professionali: sono escluse quelle relative ai servizi urgenti, indifferibili e/o sottoposti a termini di scadenza;
- la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona: quelle non elencate all'allegato 2 dell'ordinanza del 21 marzo. Sono inclusi nel divieto anche parrucchieri, barbieri ed estetisti;
- il fermo delle attività nei cantieri edili: sono escluse le attività di ristrutturazioni sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelle stradali, autostradali e ferroviarie;
- la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti: il divieto si estende a tutti i prodotti (alimentari e non);
- la chiusura di tutte le strutture ricettive: sono escluse quelle legate alla gestione dell'emergenza. Nelle strutture ricettive è però consentito il soggiorno delle seguenti categorie:
- personale in servizio presso le stesse strutture;
- ospiti che vi soggiornano per motivi di lavoro in uno dei servizi, per cui non è disposta la chiusura o la sospensione dell’attività;
- personale viaggiante di mezzi di trasporto;
- ospiti costretti a prolungare il soggiorno per cause di forza maggiore che non consentano il trasferimento nei termini suindicati;
- soggetti aventi residenza anagrafica nelle stesse strutture;
- soggetti che assistono persone malate o ricoverate in strutture sanitarie;
- soggetti che hanno stipulato, antecedentemente al 22/03/2020, un contratto con la struttura ricettiva per il soggiorno nella struttura stessa.
Restano aperte anche le strutture e gli alloggi per studenti universitari e le strutture per il soggiorno a fini assistenziali e solidaristici.
- la chiusura di parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici.
- la chiusura dei distributori automatici «h24»: quelli che distribuiscono bevande e alimenti confezionati.
Stop allo sport e alle attività motorie all’aperto
Se vivi in Lombardia puoi dire addio alla lunghe corsette mattutine. L’ordinanza firmata da Fontana prevede il divieto di praticare sport e attività motorie all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi della tua abitazione.
Se sei in giro con il cane, hai l’obbligo di rimanere entro i 200 metri dalla tua casa.
Se sei in giro con un’altra persona, devi sempre garantire la distanza di almeno un metro. L’ordinanza ha espressamente vietato assembramenti di più di 2 persone nei luoghi pubblici. In caso di violazione è prevista una sanzione amministrativa di 5 mila euro.
Rilevazione della temperatura corporea
Una grande novità dell’ordinanza, passo importante per la Lombardia, è la rilevazione della temperatura corporea.
Come si legge nell’ordinanza: “Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea".
Ecco le misure adottate in Piemonte con l’ordinanza
Ecco le misure restrittive adottate dalla Regione Piemonte. L’ordinanza stabilisce che:
- è vietato l'assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici;
- è vietata la sosta e l'assembramento davanti ai distributori automatici «h24» che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
- i mercati sono possibili solo dove è garantito il contingentamento degli accessi;
- l'accesso agli esercizi commerciali è limitato a un solo componente per famiglia;
- restano chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e indifferibili, oltre alla possibilità di attuare lo smart working;
- sono bloccate le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti;
- sia disposto il fermo dell'attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico.
- sono vietati gli spostamenti verso le seconde case;
- sia effettuata, dove sia possibile, la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.
Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, dove è fondamentale garantire sempre la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.