Tutto quello che c’è da sapere sul minifrigo per la camera da letto

Il minifrigo per la camera da letto rappresenta un’opzione che può aggiungere comfort e praticità nei momenti di relax, ma può avere anche un impatto sui consumi energetici della casa. L’efficienza energetica in casa è infatti un tema sempre più centrale nel mondo del design e dell’arredamento, anche grazie a tecnologie che rendono possibili il risparmio energetico e la riduzione dei consumi, come accade con i modelli di minifrigo a basso consumo. Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere sul minifrigo da camera e su come migliorare l’efficienza energetica in casa.

 

 

Alla scoperta del minifrigo da camera: vantaggi, svantaggi e tipologie

 

minifrigo

 

Decidere di mettere un minifrigo in camera da letto è una scelta che può garantire il massimo comfort per i momenti di relax, tramite una soluzione pratica e versatile. Un minifrigo da camera assicura un accesso diretto a bevande e snack senza dover lasciare la stanza, risultando ideale per far risparmiare tempo a chi lavora da casa e ha la camera lontana dalla cucina.

 

Il minifrigo da camera, poi, ha un design compatto, occupando poco spazio, ed è disponibile in vari colori e stili, per integrarsi facilmente con l'arredamento della stanza. Alcuni modelli di minifrigo da camera, inoltre, offrono sia la refrigerazione sia il riscaldamento, permettendo anche di scaldare gli alimenti. Senza dimenticare che esistono anche modelli ad alta efficienza energetica, che dunque consumano poca energia.

 

Oltre a tutti questi vantaggi di mettere un minifrigo in camera da letto, bisogna però tenere presenti anche i contro di questa soluzione. Il primo svantaggio è il rumore, dato che alcuni minifrigo da camera, soprattutto quelli con compressore, possono emettere rumori durante il funzionamento, disturbando il sonno. Inoltre, se si ha bisogno di conservare molti alimenti o bevande, lo spazio del minifrigo da camera potrebbe essere insufficiente.

 

A livello di manutenzione, la condensa che si forma all’interno del minifrigo implica una pulizia regolare, senza dimenticare che i minifrigo da camera senza freezer richiedono lo sbrinamento manuale. Infine, i modelli termoelettrici sono meno efficienti nel mantenere una temperatura stabile rispetto ai modelli con compressore e, indipendentemente dall’efficienza del modello di minifrigo scelto, aggiungere un elettrodomestico in camera può aumentare il consumo di energia.

 

Dopo questa panoramica generale sui minifrigo per la camera da letto, possiamo approfondire le diverse tipologie. Il mini frigo da camera compatto standard è la versione ridotta del classico frigorifero, con un vano refrigerato e talvolta un piccolo freezer integrato, per una capacità che va dai 30 ai 70 litri. Il minifrigo portatile o a termoelettrico è invece molto leggero, progettato per essere portatile, funziona tramite una ventola interna e non utilizza compressore, con una capacità che varia da 4 a 20 litri.

 

I minifrigo da camera a doppia funzione (caldo/freddo) sono poi in grado di riscaldare o raffreddare, in base all’impostazione e hanno una capacità che varia da 5 a 30 litri. Infine, il minifrigo da camera integrato o sottopiano è progettato per essere installato sotto un piano di lavoro o un mobile, per una capacità compresa tra i 40 e gli 80 litri.

 

In generale, dunque, il minifrigo da camera portatile o termoelettrico è la scelta migliore per uno spazio ridotto, mentre quello standard con freezer è ideale per chi vuole una soluzione simile a un vero frigorifero. Un modello integrato o sottopiano è invece perfetto se si desidera una soluzione elegante e discreta, integrata nell’arredamento della camera da letto.

 

Soluzioni per ottimizzare l’efficienza energetica in casa e creare una casa eco-friendly

 

minifrigo camera

 

L’organizzazione delle case contemporanee è sempre più attenta al tema dell’efficienza energetica, dato che garantire la massima energetica in casa non soltanto è vantaggioso per l'ambiente, ma può anche contribuire a far risparmiare sui costi legati all’energia, come succede nelle case cosiddette smart.

 

Il primo passo da fare per raggiungere questo obiettivo è valutare il consumo energetico attuale della casa per identificare gli interventi necessari. Dopodiché, il primo aspetto da migliorare è solitamente l’isolamento termico delle pareti, del tetto e dei pavimenti della casa, dato che può risultare decisivo per diminuire i consumi per il riscaldamento e il raffreddamento dell’abitazione.

 

Nella stessa direzione va l’eliminazione di perdite d'aria intorno alle finestre, alle porte e alle fessure nei muri. L’opzione ideale, ma più costosa, è quella di sostituire finestre e porte inefficienti con modelli ad alta efficienza energetica, investendo anche nei cosiddetti sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning - riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria) per renderli efficienti dal punto di vista energetico.

 

A livello di illuminazione, si possono ridurre i consumi energetici ottimizzando le fonti di luce naturale, così da ridurre la necessità di luci artificiali, e sostituendo le lampadine a incandescenza e le CFL con quelle a LED a risparmio energetico. Inoltre, un investimento finalizzato a dotare la propria casa di fonti di energia rinnovabili, come i pannelli solari, permette di compensare il consumo di elettricità e addirittura fornendo l’energia in eccesso alla rete.

 

L’efficienza energetica è alla base anche del concetto di casa eco-friendly, ovvero quella combinazione di design, materiali, tecnologia e scelte di vita che permette di ridurre l'impatto ambientale, abbassare le bollette dell'energia e dell'acqua e godere di uno spazio abitativo più sostenibile. Un ruolo centrale nelle case eco-friendly è da attribuire ai materiali da costruzione sostenibili, preferibilmente di provenienza locale, riciclati o comunque a basso impatto ambientale.

 

Passando alla verniciatura della casa eco-friendly, questa prevede vernici, pitture e finiture a basso o nullo contenuto di composti organici volatili (VOC), anche per migliorare la qualità dell'aria. Una casa eco-friendly include poi sistemi smart per monitorare e controllare l'uso dell'energia, sia a livello di elettrodomestici che di strumenti e applicazioni pensati per tenere traccia dei consumi.

 

Le buone pratiche da seguire per una casa efficiente e sostenibile

 

minifrigo energia

 

Arrivati a questo punto, non ci resta che scoprire quali siano le buone pratiche quotidiane e i suggerimenti generali da seguire per rendere la propria abitazione una vera e propria casa eco-friendly. Infatti, l’obiettivo dell’efficienza energetica e del risparmio può essere raggiunto anche grazie a comportamenti virtuosi molto semplici da seguire.

 

Il primo può addirittura sembrare banale, ma non lo è: scollegare i dispositivi elettronici. Sì, perché anche soltanto interrompere l’alimentazione elettrica dei dispositivi elettronici e dei caricabatterie quando non sono in uso, così come l’utilizzo di ciabatte intelligenti per interrompere l'alimentazione di più dispositivi con un solo interruttore, può contribuire a ridurre i consumi energetici e favorire il risparmio.

 

Allo stesso modo, occorre prestare attenzione a impostare correttamente il termostato e programmarlo per ridurre il riscaldamento e il raffreddamento quando si è fuori casa o nelle ore notturne. Anche l’impostazione corretta dello scaldabagno, dunque non a temperature troppo elevate, è importante per favorire il risparmio energetico, tanto quanto l'attenzione all'uso dell'acqua, ovvero evitare gli sprechi riparando le perdite, e facendo funzionare gli elettrodomestici a pieno carico.

 

Infine, in una casa energeticamente efficiente ed eco- friendly, non si può fare a meno di istituire un sistema di riciclaggio e di gestione dei rifiuti per garantire che i materiali siano smaltiti correttamente e riciclati quando possibile.

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