Il Superbonus 110% è un’occasione unica non solo per riqualificare la tua casa, soprattutto attraverso il condominio, ma anche per rigenerare la tua città.
Superbonus 110%: risparmio privato e benessere collettivo
L’esigenza di riqualificare il patrimonio immobiliare in Italia era già forte da tempo. Negli ultimi anni il Governo, grazie anche alla presenza di iniziative locali e regionali, ha sostenuto la riqualificazione del patrimonio edilizio attraverso gli incentivi fiscali, come Ecobonus (detrazione al 65%), Bonus Ristrutturazione (detrazione al 50%) e il Bonus Facciate (detrazione al 90%, introdotto per la prima volta nel 2020).
Ma è stato il 2020 a portare un vero cambiamento, a seguito dell’emergenza Covid-19, con l’arrivo, a luglio, del Superbonus 110%, uno dei più importanti provvedimenti del Decreto Rilancio (Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34) che ha esteso queste misure in modo significativo.
L’introduzione del Superbonus 110% rappresenta davvero una grande opportunità per chi oggi vuole ristrutturare, poiché ha la possibilità di cedere immediatamente in fattura il 110% dell’importo lavori senza alcun esborso o anticipo di denaro.
Attualmente, nel nostro Paese, secondo le stime del nostro Ufficio Studi, sono circa 2 milioni di edifici, su un totale di circa 12 milioni, a essere in uno stato conservativo pessimo o mediocre. Il 75% del totale (circa 9-11 milioni) è rappresentato da edifici residenziali in classe energetica G, i più energivori. Si tratta di 6.911.180 edifici costruiti prima degli anni ’70, a cui vanno aggiunti tra i 2 e i 4 milioni di edifici, realizzati successivamente.
Riqualificare il patrimonio edilizio residenziale è anche fondamentale per affrontare, nel migliore dei modi, il cambiamento climatico e l’emergenza ambientale, argomenti sempre più prioritari a livello globale, e per raggiungere gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2.
“L’avvio di un processo di ristrutturazione edilizia degli edifici, che non rispondono agli standard abitativi in termini di risparmio energetico, - afferma Alessandro De Biasio, Amministratore Delegato di Gabetti Lab – potrebbe determinare una notevole, positiva riduzione della CO2 e attenuare gli effetti del cambiamento climatico a cui le nostre città e i territori sono esposti.”
Partire dal piccolo, dalla tua casa, dal tuo condominio, è un grande passo verso un abitare più sostenibile, che può diventare enorme se è condiviso anche da tutti gli altri. Questo è un momento storico importante. Non capita tutti i giorni di poter contribuire personalmente nel realizzare un grande cambiamento, di cui tu sei il primo in assoluto a giovarne.
L’esperienza del lockdown ti ha fatto comprendere quanto sia importante il luogo in cui vivi. Dare valore alla tua casa e al territorio circostante, ti permette di avere maggiore consapevolezza delle tue vere esigenze, ma soprattutto ti aiuta a vedere la tua città come uno spazio collettivo di cui fai intimamente parte, un luogo senza porte e pareti, dai confini indefiniti, ma che, in diversi modi, rappresenta, ogni giorno, l’estensione della tua casa e delle tue abitudini.
Oggi hai la grande opportunità di riqualificare la tua casa e lo spazio abitativo che la circonda usufruendo di grandi agevolazioni fiscali, risparmiando non solo dal punto di vista economico, ma anche energetico.
E queste non sono solo belle parole appartenenti a un sogno. Questa è pura realtà e a dimostrarlo è un’analisi che abbiamo appena concluso e che desideriamo condividere. La nostra ricerca mette in luce dati incoraggianti e proiezioni certe di un futuro in cui probabilmente anche tu vorresti vivere. Un domani che già oggi può essere tuo.
Risparmio economico grazie agli incentivi fiscali e alla cessione del credito
Da un’analisi sull’impatto degli incentivi fiscali (Ecobonus, Sismabonus e Superbonus 110%), oggetto di cessione del credito, condotta dal nostro Ufficio Studi insieme a Gabetti Lab, sono emersi dei risultati davvero interessanti.
L’analisi ha preso in considerazione un campione di 59 condomìni (per un totale di quasi 1.300 unità abitative), che hanno contrattualizzato l’esecuzione di interventi per l’efficientamento energetico in Ecobonus/Sismabonus, prevedendo la cessione del credito fiscale. Di questi condomìni, 17 hanno poi manifestato l’intenzione di passare al Superbonus 110%.
L’importo totale dei lavori, tenendo in considerazione tutto il campione, è di 42,6 mln €, di cui il 95% (pari a 40,5 mln €) ha riguardato gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate (cappotto termico) che interessano l’involucro degli edifici, mentre il 5% (pari a 2,1 mln €) gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali (generatori di calore).
Le unità immobiliari del campione hanno abbinato, agli interventi di riqualificazione, lavori di ristrutturazione edilizia non legati all’efficientamento energetico per 1,9 mln € (il 4% del costo totale), generando un totale complessivo di 44,5 mln €.
Grazie all’Eco/Sismabonus (65%; 85%) tradizionale e al Bonus Ristrutturazione, utilizzato per la quota residua (50%), i 59 condomìni hanno ceduto 31,8 mln € (71% è il credito di imposta cedibile), mentre hanno effettivamente pagato un residuo di 12,7 mln € (29% è la percentuale di costi a loro carico).
Nella nostra ricerca abbiamo anche fatto un calcolo della stima del risparmio economico potenziale che si può avere applicando l’aliquota fiscale del 110% prevista dal Superbonus.
Abbiamo, per questo, preso in considerazione un campione di 17 condomìni (per un totale di 325 unità immobiliari), che hanno contrattualizzato dei progetti di riqualificazione energetica in Ecobonus 65%, ma che hanno successivamente manifestato interesse a passare al Superbonus 110%.
Quindi, in base alle nostre stime, la percentuale a carico del condominio calerebbe al 6%. Questo vuol dire che, partendo da un costo totale dei lavori di riqualificazione energetica di 15,5 mln, il residuo a carico del condominio passerebbe da 3,6 mln € e 1,04 mln €, riducendosi del 71%.
Dal confronto tra il risparmio economico che si ha con l’applicazione dell’Ecobonus al 65% e quello che si potrebbe avere applicando il Superbonus 110%, risulta quindi evidente che il Superbonus è molto più vantaggioso dal punto di vista economico.
Risparmio energetico e riduzione della CO2 per la tua casa
L’obiettivo di questa nostra analisi voleva sicuramente essere, prima di tutto, quello di quantificare quale fosse il relativo risparmio sia dal punto di vista economico che da quello energetico, di cui potresti anche tu beneficiare usufruendo dell’incentivo, ma voleva anche dimostrare quanto possa essere positivo, a livello quantitativo, l’impatto sulla collettività, in termini di una migliore qualità d’aria.
Siamo arrivati a questo risultato, quantificando e comparando in termini numerici l’ammontare dell’abbattimento della CO2, della riduzione del fabbisogno energetico, del risparmio energetico e del costo dell’investimento in cessione per 17 condomini (463 unità immobiliari) del campione analizzato, che hanno già ultimato i lavori.
Abbiamo elaborato i dati relativi al risparmio energetico medio per unità abitativa e della riduzione della CO2, partendo proprio dall’analisi dei documenti di progetto che sono allegati nella domanda di richiesta per l’ottenimento della misura fiscale.
Dallo studio del nostro Ufficio Studi è emerso che su questo campione di 463 unità immobiliari, su cui sono stati eseguiti interventi di riqualificazione energetica, il fabbisogno energetico medio è passato da 122,8 KWh/mq a 66,76 KWh/mq, con un abbattimento del fabbisogno medio del 43%. E non solo. Grazie all’analisi dell’Attestato di prestazione energetica (APE), è stato possibile calcolare, sulle 463 unità immobiliari del campione, che:
- il salto di classe energetica medio è di 2,6;
- la percentuale di risparmio energetico medio è del 34%;
- la percentuale di risparmio medio di emissioni CO2 è circa del 35%.
Dalla nostra ricerca siamo riusciti a estrapolare anche altre informazioni e dati importanti. Abbiamo individuato la percentuale di abbattimento della trasmittanza. Abbiamo quindi un’idea precisa di quanto è migliorata, dopo l’intervento di efficientamento energetico, la capacità dell’involucro edilizio nell’isolare l’ambiente interno da quello esterno e contenere la dispersione di calore.
Analizzando, quindi, i dati sulla trasmittanza pre e post operam, è emerso che l’abbattimento della trasmittanza termica stimato, per un campione di oltre 1.000 unità immobiliari, oscilla tra l’81 e l’84%, per le strutture opache orizzontali, verticali e inclinate, mentre, per i serramenti, la percentuale raggiunge il 53%.
È vero che ci sarà tanto da fare, ma la strada è quella giusta. La rigenerazione dell’enorme patrimonio abitativo oggi energicamente obsoleto apre finalmente le porte all’era dell’abitare sostenibile, consentendoti di adottare, in modo completo, un nuovo modo di vivere non solo la tua casa, ma anche lo spazio urbano che la ospita.
Superbonus del 110%: il nostro report
Se vuoi approfondire l’argomento su quelle che oggi sono le opportunità del rinnovo edilizio, puoi scaricare direttamente da qui il nostro report.