Quali sono le migliori case d’epoca ristrutturate? Quali elementi sono da tenere in considerazione? Diamo la parola, ancora una volta, alle nostre agenzie.
Le case d’epoca ristrutturate in Italia
Abitare in un palazzo antico vuol dire avere la fortuna di vivere in una casa d’epoca, magari anche ristrutturata, dove lo splendore di archi, volte, alti soffitti, stucchi, mosaici o meravigliosi affreschi fanno parte della tua quotidianità e dove l’arte e la storia non hanno bisogno di parole, ma solo di occhi.
Le case d’epoca ristrutturate in Italia, la culla dell’architettura, della cultura e di ogni forma di bellezza, rappresentano una parte importante del nostro patrimonio artistico.
La ristrutturazione fa davvero la differenza in una casa d’epoca, perché permette di recuperare perfettamente tutto quello che non funziona più ed è da rinnovare, nel pieno rispetto delle parti antiche della struttura dell’immobile, aumentando notevolmente il suo valore. Per te sono davvero tanti i vantaggi che ti può offrire una casa d’epoca, specie se ristrutturata.
Certo, non è facile ristrutturare una casa d’epoca. Essendo una casa antica e di pregio, bisogna avere una particolare attenzione, tenendo conto di eventuali vincoli strutturali o di rispetto propriamente storico. Inoltre alcuni interventi possono richiedere anche dei particolari permessi, oltre a quelle ordinari, per procedere con i lavori di ristrutturazione.
Per avere un’idea più precisa dei lavori che si possono fare e di quelle che possono essere le spese da affrontare per la ristrutturazione di una casa, specie poi se è d’epoca, è sempre meglio affidarsi a un professionista.
Le case d’epoca ristrutturate: quando l’antico incontra il moderno
Ogni casa è una storia. Una casa d’epoca è ricca di storie. Ogni suo angolo ha qualcosa da raccontare, dalle decorazioni nei soffitti agli affreschi nel vano scale.
Ogni dettaglio d’epoca regala alla casa una bellissima aura, rendendola elegante e sempre di moda. Immagina un originale parquet a spina di pesce, o un pavimento a scacchi in graniglia, che fa correre il tuo sguardo verso ampie porte in legno a doppio battente con i gigli satinati, che ti aprono grandissime stanze, quelle ampie di una volta, quelle piene di una bellissima luce che arriva dalle alte finestre con i doppi infissi originali in legno, e poi immagina di fermarti in uno splendido bagno in camera, dove ad attenderti c’è una bellissima vasca in ghisa con i piedini a leone.
Ogni particolare, anche il più piccolo, è ricco di fascino, non solo perché è un vero salto indietro nel tempo, ma anche perché reso, da esso, fantasticamente imperfetto e romantico.
Se poi, il comfort dell’arredamento moderno riesce a sposarsi con la grazia degli antichi decori di una casa d’epoca, nel totale rispetto delle caratteristiche architettoniche originali, vuol dire che l’antica dimora ha ritrovato una nuova luce.
Le case d’epoca incantano e, soprattutto se sono ristrutturate, possono essere un buon affare, o forse, il migliore. Vediamo cosa ci raccontano le nostre agenzie. Questa volta siamo andati nelle città di Roma, Torino, Milano e Monza.
Case d’epoca in vendita a Roma
Parlare di case d’epoca in vendita a Roma, la città eterna, Caput mundi, è quasi inevitabile. Abbiamo fatto qualche domanda a Valentina De Santis, titolare di Gabetti Roma Prati, chiedendole quanto può costare oggi ristrutturare una casa d’epoca, se conviene e quali sono gli elementi che ci permettono di stabilire che stiamo parlando di una casa d’epoca.
«Chi acquista una casa d’epoca, - racconta Valentina - vuole vivere la sensazione di un'epoca passata, con la funzionalità dell'oggi, godere delle altezze e dei decori dei soffitti, degli affacci luminosi grazie alle grandi finestre di ca. 2,20 m, delle portineria nei porticati, dei nobili androni, dell’entrare in casa da un ballatoio, impreziosito da fiori e piante. Il nostro quartiere, il cosiddetto Rione Prati ha da sempre motivato la creatività di urbanisti e architetti importanti. La costruzione del rione Prati si concluse per lo più nella prima metà del XX secolo, per opera e ispirazione di architetti come Koch, Piacentini, Gra, donandoci palazzi eleganti in stile umbertino e da villini in stile liberty. Dunque, passeggiare per il quartiere è sentire la storia attraverso le sue architetture. Gli edifici che si affacciano sui viali novecenteschi mostrano le caratteristiche dell'epoca, l’uso di intonaci colorati e stucchi, strutture portanti imponenti e cornicioni. E se poi si ha la curiosità di volerli visitare, nella maggior parte dei casi si scoprono dei meravigliosi cortili interni che sono dei veri e propri giardini nascosti, da cui si accede alle scale che ci fanno imbattere in pavimenti di graniglia o veneziana e lanterne in ferro battuto, unicamente affascinanti e suggestivi».
«La ristrutturazione delle case d’epoca – prosegue Valentina - non deve spaventare rispetto a quella che viene fatta su appartamenti di altra tipologia. La ristrutturazione di una casa d’epoca si può calcolare con un valore che va da 300 a 700 euro al mq, e dipende sempre dai desiderata del committente. Ciò che può risultare più complesso è quando si trattano restauri conservativi di immobili vincolati dalla Soprintendenza, dove è necessario sottoporsi al loro parere. Io penso che convenga sempre ristrutturare un immobile d’epoca e, per quanto lo stato iniziale possa apparire disastroso, diventa una vera sfida portare alla luce ciò che si cela. Un amatore con disponibilità economica è la tipologia di cliente migliore.
Noi cerchiamo di fare la differenza, - afferma Valentina - avvalendoci della nostra architetta Giovanna, specializzata nel recupero e nella ristrutturazione di immobili d’epoca. La mia agenzia tratta solo immobili d’epoca, perché Prati dalla sua prima edificazione non ha subito mutamenti di alcun tipo ad eccezione di pochissimi edifici, forse tre o quattro. E se mi chiede quale di tutti mi è rimasto nel cuore, non ho dubbi, è l’appartamento di Piazza Adriana, di ca 230 mq con vista su Castel Sant’Angelo, completamente da ristrutturare. Dopo circa 6 mesi dalla pubblicità ricevemmo la proposta, non lo dimenticherò mai. La cliente entrò e mi disse - Adesso ho smesso di cercare casa! - I lavori erano importanti e durarono circa 8 mesi, ma ne è valsa la pena. Quando, a fine lavori, sono stata invitata a prendere il caffè per visitarla, sono rimasta davvero senza fiato».
Scopri le case d’epoca della nostra agenzia Gabetti Roma Prati.
Case d’epoca in vendita a Torino
Abbiamo fatto le stesse domande a Massimiliano Pesce, titolare di Gabetti Torino della Rocca. Torino è una città affascinante, misteriosa e antichissima, poiché affonda le sue radici nell'epoca romana. Per secoli è stata il cuore del Regno dei Savoia, oltre che prima Capitale del Regno d’Italia.
«Un palazzo è da considerarsi d'epoca – racconta Massimiliano - se edificato prima degli anni '30. La costruzione ha dei particolari o delle soluzioni edilizie tipiche del periodo in cui è stato costruito il palazzo. Il valore può essere aumentato in presenza di soffitti a cassettoni, pavimenti di pregio, bow window, camini e via dicendo. Il centro storico di Torino è stato costruito fra il '600 e il '700 e la zona centrale, a ridosso del Po, è l'ampliamento ottocentesco della città. San Salvario, Vanchiglia, tratti della collina sono state edificate nel periodo a cavallo fra 1870 e 1900, mentre, la nuova Porta Susa, la Crocetta e altre zone semi-centrali nascono negli anni '10,'20 e '30. Le zone di nostra competenza includono quasi esclusivamente palazzi d'epoca, raramente posteriori al 1950».
«Una casa d'epoca si rivaluta negli anni, - prosegue Massimiliano - in quanto ha caratteristiche che non si trovano nei palazzi moderni. Ristrutturare una casa d’epoca costa fra i 500 ed i 1000 euro al mq, ma non esistono limiti ai budget di spesa, in quanto le personalizzazioni possono essere davvero molto esclusive. Ed è anche per questo che gli acquirenti per questa tipologia di immobili, per quanto siano trasversali, appartengono quasi sempre al ceto medio-alto. C’è da tenere conto che, a volte, può non convenire ristrutturare una casa d' epoca, soprattutto se il palazzo è fatiscente o presenta problemi strutturali.
Abbiamo gestito un attico in un palazzo di metà ottocento con terrazzo di 50 mq, all'ultimo piano, una rarità, in quanto i terrazzi in passato erano solitamente annessi ai piani nobili con affacci sulle corti interne. La vendita è stata complessa, in quanto il mandato è durato 2 anni e solo il tempo ha permesso di lavorare gradualmente il prezzo».
Scopri le case d’epoca della nostra agenzia Gabetti Torino Della Rocca.
Case d’epoca in vendita a Milano
La nostra prossima tappa è Milano, una città ricca di ville storiche e dimore, che richiamano diversi stili architettonici: dal romanico al neogotico, dal barocco all'eclettico, dal Novecento italiano al razionalismo. Abbiamo intervistato Enrico Brusteo, titolare dell’agenzia Gabetti Milano Brera Corso Magenta.
«Prima di parlare delle caratteristiche principali che contraddistinguono una casa d'epoca – racconta Enrico - si deve considerare il contesto nel quale è inserita poiché, per essere considerata una casa d'epoca, deve essere contenuta da un palazzo d'epoca che si differenzia dal resto dei palazzi per delle caratteristiche fondamentali:
- le murature delle facciate normalmente sono in pietra o mattoni intonacate a calce e nei palazzi antichi prevalentemente con colori appartenenti alla gamma delle terre;
- la maggior parte dei palazzi ha uno zoccolo basamentale in pietra più o meno alto che può arrivare sino al primo piano;
- i portoni dei palazzi sono principalmente a due battenti in legno con strombatura più o meno lavorata e le aperture con cornici modanate in decori classici;
- le finestre e le portefinestre anch'esse hanno le cornici modanate che le decorano e sono normalmente di dimensioni molto ampie, soprattutto nei piani bassi;
- sono presenti dei balconi o delle balconate estesi, ma non molto profondi, principalmente ai piani bassi, come il primo o il secondo (piani nobili);
- gli androni dei palazzi sono quasi sempre coperti da soffitti a volta o comunque, anche se con soffitti piatti, spesso decorati da stucchi anche alle pareti, non come nelle case moderne dove gli androni adottano sempre il soffitto piatto e pareti prive di decorazioni;
- i cornicioni sono piuttosto pronunciati, oltre che, nella maggior parte dei casi, anch'essi lavorati e decorati.
Quindi, all'interno di questi palazzi, individueremo delle case d'epoca che a loro volta si distingueranno per i soffitti molto alti e spessissimo decorati con stucchi e le mura divisorie spesse, compatte e piene, oltre a pavimentazioni di pregio in legno, parquet, cotto o graniglia. Ora possiamo parlare invece delle caratteristiche delle case d’epoca in vendita a Milano. Le caratteristiche interne più apprezzate sono: l'aver mantenuto e salvaguardato intatti i dettagli che possono richiamare la storicità, l'eleganza decorativa e lo charme del contesto nel quale sono inserite. Molto apprezzati sono, infatti, al di là delle dimore storiche che vanno dal '500 all' '800, i palazzi in stile liberty di fine '800 ed inizi '900 caratterizzati appunto da fregi e decori nelle facciate, con androni e portinerie signorili e di rappresentanza. Quindi i soffitti molto alti e spesso stuccati e decorati all' interno degli appartamenti con finestre o portefinestre molto ampie, uniti a preziose pavimentazioni in legno, eventualmente intarsiati, e porte ugualmente in legno, ampie e decorate, sono elementi che indubbiamente fanno aumentare il valore delle case d’epoca. La mia agenzia tratta prettamente la zona di tutto il centro storico di Milano, con particolare attenzione alle zone di Brera, Castello, Magenta, Sant' Ambrogio, Carrobbio, Ticinese e Quadronno. Sono davvero fortunato, poiché la presenza di stabili e palazzi d'epoca è rilevante ovunque, a parte qualche eccezione dovuta ai bombardamenti che Milano ha purtroppo subito durante le guerre mondiali».
Qual è il cliente ideale per questa tipologia di immobile?
«Il cliente ideale delle case d’epoca a Milano? Bisogna partire dalla considerazione che le case d'epoca anticamente erano le case nelle quali risiedevano i nobili – prosegue Enrico - e quindi, molto spesso, all' interno dei palazzi, gli stessi appartamenti erano costituti da piani del palazzo interi, con superfici anche di 400/600 mq. È chiaro che via via, con il passare degli anni, le esigenze abitative sono molto mutate e quindi anche le dimensioni originarie degli appartamenti si sono ridotte, grazie ad interventi di frazionamento. Ma, nella maggior parte dei casi, le dimensioni degli appartamenti all'interno dei palazzi sono rimaste tuttavia comprese tra i 100 mq ed i 200 mq circa. Sono rimaste comunque delle residenze con almeno due/tre camere da letto, per lo più abitate dalle famiglie eredi e discendenti delle antiche famiglie nobiliari che le hanno mantenute, oppure da nuovi proprietari che, sia per il prezzo di acquisto e sia per il mantenimento delle spese condominiali, con degli standard tuttora signorili come ad esempio la figura del portiere, sono persone appartenenti alla medio-alta borghesia, se non professionisti in genere, con buone risorse finanziarie».
Qual è la casa d’epoca ristrutturata più bella per cui l’agenzia ha avuto il mandato?
«Sono state davvero tante e varie – racconta ancora e con piacere, Enrico - le residenze importanti che ho avuto il piacere di vendere in questi anni, ma forse quella che ho più nel cuore è una dimora inserita all'interno di un palazzo seicentesco nella zona Sant'Ambrogio, di circa 450 mq, nella quale erano stati magistralmente mantenuti i dettagli storici attraverso un sublime e meticoloso restauro conservativo, ove erano presenti degli ambienti di dimensioni molto ampie, tra i quali un salone enorme con un magnifico camino in marmo, fregi, decori, stucchi e affreschi, sia alle pareti e sia alle porte e finestre, degli spettacolari pavimenti in legno intarsiato e, per completare l'esclusività, uno splendido affaccio su un rigoglioso giardino milanese».
È stato facile venderla?
«Ricordo che, indubbiamente, non fu semplicissimo vendere questa casa d’epoca, - prosegue Enrico - poiché la richiesta con la quale il proprietario aveva voluto presentarsi sul mercato inizialmente, vista l'unicità dell'immobile, era stata doverosamente ambiziosa, ma, grazie sia a un piccolo margine di trattabilità successivo e sia alla presenza di un acquirente decisamente interessato e assoluto estimatore, inoltre con delle ottime capacità e potenzialità finanziarie, nell'arco di un quadrimestre riuscimmo a perfezionare la compravendita. E poi, la ciliegina sulla torta che ci fece ancor più piacere e gratificazione nell'intermediazione, fu un grosso premio ulteriore di riconoscimento non concordato ed inaspettato da parte del proprietario».
Perché conviene ristrutturare una casa d'epoca?
«Come prima evidenziavo, spesso e volentieri, la casa d'epoca ha dei soffitti molto alti – afferma Enrico - che consentono di realizzare dei soppalchi anche abitabili che possono diventare delle vere e proprie camere, studi oppure zone living separate. Inoltre, le mura di una casa d'epoca, proprio per le loro spesse dimensioni, consentono di avere un maggiore isolamento, sia acustico e sia termico, rispetto a quello delle pareti moderne, in confronto molto sottili. Ma, gli aspetti principali per cui conviene ristrutturare una casa d’epoca sono ricollegabili principalmente alla posizione del palazzo d'epoca che è ubicato, con tutta probabilità, in un area urbana molto centrale e ben funzionante, oltre che al fascino d'epoca e ai dettagli eclettici, che sono le caratteristiche peculiari di una abitazione antica. Ci sono dei tratti architettonici distintivi apprezzatissimi come: pilastri decorativi, mattoni a vista, chiavi di volta, cimase decorate, timpani, modanature, stucchi.. Questi sono dettagli d'epoca che raccontano proprio la storia della costruzione e del palazzo. Non da ultimo per importanza, vorrei aggiungere che gli immobili d'epoca oltre che essere quindi pieni di fascino e di storia, godono di qualità costruttive migliori e sono stati costruiti con materiali di pregio».
Quanto può costare oggi ristrutturare una casa d’epoca?
«È chiaro che ristrutturare una casa d'epoca non è come ristrutturare una casa normale, dove basta forse riorganizzare gli spazi interni a seconda delle proprie esigenze, eventualmente abbattendo delle mura. Ristrutturare una casa d’epoca significa cercare di fare un restauro di tipo conservativo volto alla valorizzazione storica dell'ambiente che è testimonianza sia di cultura e sia di tradizione, significa mirare quindi alla conservazione, alla valorizzazione e al rispetto della natura dei luoghi. Si devono certamente fare i conti con una edilizia di altri tempi che progettava degli immobili per degli stili di vita quotidiani che non sono quelli attuali, quindi anche con degli spazi interni non più funzionali. Quando si ristruttura una casa d’epoca, le operazioni che normalmente richieste sono:
- un miglioramento del rendimento energetico dell'appartamento;
- una ottimizzazione degli spazi interni;
- una maggiore praticità nell'organizzazione delle stanze;
- un ammodernamento degli impianti che quasi sicuramente saranno da mettere a norma secondo le nuove normative;
- una verifica, in certi casi, della staticità delle pavimentazioni/solette.
Oltre alle spese, sono da considerare anche le tempistiche per ristrutturare una casa d'epoca, poiché, in molti casi, è necessario ottenere dei permessi speciali per poter intervenire con modifiche estetiche e strutturali. Per una ristrutturazione normale completa, che preveda solamente un ammodernamento degli impianti (elettrico/idrico), un rifacimento dei servizi, una sistemazione degli infissi (non sostituzione), una lamatura dei parquet o piombatura dei marmi, una verniciatura delle porte e finestre e una imbiancatura completa si parte da circa € 500/600 al mq. Chiaramente, a seconda poi degli interventi da eseguire, dei materiali scelti e di un eventuale restauro conservativo od interventi strutturali di riqualificazione questa spesa può salire fino ad arrivare anche a € 1500/2000 al mq».
Quali sono le ristrutturazioni più costose?
«Le ristrutturazioni più costose sono quelle che dobbiamo prevedere negli immobili di particolare pregio storico e che sono sottoposti alla protezione del Ministero dei Beni Culturali- Sovrintendenza alle Belle Arti. In questi casi, una casa per essere ristrutturata deve seguire delle regole molto rigide e particolari, tali da poter mantenere le caratteristiche originarie. I lavori devono prevedere un’assoluta attenzione volta al mantenimento e al restauro conservativo di eventuali affreschi, stucchi, decorazioni, manufatti o altri elementi di valore storico. Altre ristrutturazioni molto costose sono quelle ove bisogna intervenire sulla staticità dell'immobile, poiché le solette delle pavimentazioni normalmente in 'canniccio' hanno oramai perso la loro portanza».
Quando non conviene ristrutturare una casa d’epoca?
«Non conviene ristrutturare una casa d'epoca quando, appunto, la staticità ne è davvero compromessa in maniera importante, oppure il restauro conservativo preveda dei costi esorbitanti; in tutti gli altri casi ritengo sia sempre decisamente conveniente. A ogni modo, il consiglio è sempre quello di affidarsi a un esperto, sia prima sia dopo l'acquisto, prima di intervenire su un immobile con queste caratteristiche. Un altro elemento sul quale bisogna porre particolare attenzione nel prossimo futuro (si dice che se ne parlerà, a partire dal 2020) è anche l'integrità del palazzo nel quale è inserita la casa d'epoca poiché sarà obbligatorio ottenere il rilascio del certificato di idoneità statica (CIS) per gli edifici con più di 50 anni, che, se non ritenuti a norma dovranno adeguarsi e ottenere il certificato di collaudo statico, pena l'impossibilità di vendere gli immobili inseriti all'interno dell'edificio, per arrivare, nei casi più gravi, all'inagibilità. E i costi per gli adeguamenti e regolarizzazioni potranno essere, in taluni casi, estremamente onerosi».
Perché una casa d'epoca può essere un buon investimento a lungo termine?
«Una casa d'epoca può essere un buon investimento a lungo termine - conclude Enrico - grazie a interventi di ristrutturazione che mantengano e valorizzino il carattere storico degli immobili, preservandone ed esaltandone gli elementi architettonici originari. Parliamo di case che risulteranno essere, per sempre, delle residenze uniche, che non potranno mai più essere replicate nella loro storicità e charme, se non con costi assolutamente proibitivi; e sono sicuro che il mercato disporrà sempre di estimatori delle caratteristiche dell'epoca disposti a pagare anche un eventuale sovraprezzo, rispetto ai valori di mercato, pur di avere una abitazione con caratteristiche di storicità ed unicità».
Scopri le case d’epoca della nostra agenzia Gabetti Milano Brera Corso Magenta.
Case d’epoca in vendita a Monza
Ultima tappa nella città di Monza, una città ricca di storia e di arte, e che custodisce come una reliquia, nel suo Duomo (nella cappella di Teodolinda), la corona ferrea, all'interno di cui c’è una lamina circolare di metallo, che, secondo la tradizione, è stata forgiata con il ferro di uno dei chiodi che servirono alla crocifissione di Gesù.
Abbiamo intervistato Floriana Favotto, titolare di Gabetti Monza Centro.
«Ciò che ci consente di affermare con certezza che parliamo di una casa d'epoca – racconta Floriana - è l'anno di edificazione. Normalmente, vengono definite case d'epoca quelle anteriori al Ventennio (del secolo scorso). Ciò che permette, invece, di fare aumentare il valore di una casa d’epoca è la tipologia costruttiva. Vanno, infatti, opportunamente distinte le case d'epoca signorili dalle c.d. case di ringhiera (le case stile Vecchia Milano o Vecchia Monza), a meno che non siano state oggetto di un importante e ben fatto recupero architettonico. La presenza di un vincolo storico-artistico, inoltre, incrementa il pregio dell'asset. La location è essenziale: una casa d'epoca in centro storico è decisamente più attrattiva di una omologa in zona periferica o semiperiferica, a meno che si tratti di agglomerati particolari, ubicati tutti nello stesso quartiere. Un esempio sono le villette d'epoca degli ex dirigenti delle Ferrovie dello Stato, che a volte si trovano in zone semiperiferiche o addirittura periferiche. Le case d’epoca a Monza si trovano principalmente nel centro storico, nel viale Cesare Battisti, ai Boschetti Reali, un isolato della zona parco adiacente la Villa Reale di Monza e in alcune zone semiperiferiche (es. nel quartiere di Triante a ridosso della ex Valassina)».
«Se conviene ristrutturare una casa d’epoca? – continua Floriana - Certo che sì! Non è un caso se si sente ripetutamente dire che le case "di una volta" sono più solide di quelle "di adesso" o di qualche decennio fa. Questo luogo comune, che tuttavia rispecchia perfettamente la realtà, risponde esattamente alla domanda. Inoltre, le case d'epoca presentano ambienti più grandi e vivibili rispetto ai locali delle case moderne (dagli anni ottanta in poi) e la disposizione che, secondo i canoni attuali può risultare irrazionale per alcuni spazi (es. foyer di ingresso o corridoi e disimpegni) può essere aggirata oppure opportunamente valorizzata in fase di ristrutturazione. Non conviene, invece, ristrutturare una casa d’epoca, quando l'investimento non ha un ritorno nel medio periodo. Se la soluzione ha un'ottima location e il prezzo di acquisto, in considerazione dello stato dell'immobile, è stato doverosamente abbattuto, i costi di ristrutturazione dovrebbero essere tranquillamente ammortizzati dall'incremento di valore del bene ristrutturato. La casa d'epoca ristrutturata più bella per cui l'agenzia ha avuto il mandato è stata Villa Keller, in centro a Monza, una casa d'epoca del Settecento, ristrutturata in varie epoche. Al suo interno abbiamo intermediato la vendita di diversi appartamenti. È sottoposta a vincolo storico/artistico. Un gioiello nel centro congestionato di Monza, che non ti aspetti. Abbiamo anche seguito la locazione di appartamenti nella prestigiosissima Villa Archinto Pennati, una location nei pressi dei Boschetti Reali, dotata di un parco secolare sterminato, con tanto di laghetto!»
Scopri le case d’epoca della nostra agenzia Gabetti Monza Centro.