La muffa è uno dei problemi più fastidiosi e nocivi per la salute all’interno di uno spazio abitativo, dunque è utile conoscere tutte le strategie da seguire per togliere la muffa dai muri, ma anche per combattere la sua formazione. Sempre per migliorare la qualità dell’aria e la salubrità della casa, anche l’inserimento di depuratori d’aria può contribuire. Scopriamo la guida su come togliere la muffa dai muri e come combatterla, con un focus anche sui depuratori d’aria per la casa.
- Valutazioni generali e consigli pratici su come combattere la muffa in casa
- Come togliere la muffa dai muri? Ecco la guida pratica da seguire
- Alla scoperta dei depuratori d’aria: caratteristiche, tipologie, pro e contro
Valutazioni generali e consigli pratici su come combattere la muffa in casa
Il formarsi della muffa dentro casa è un problema abbastanza comune, ma da non sottovalutare, poiché può danneggiare le superfici e trasformarsi in un rischio per la salute. La muffa in casa è infatti un tema insidioso, che richiede un approccio strutturato. Innanzitutto, la muffa è un fungo che cresce in ambienti umidi, poco ventilati e con scarsa esposizione alla luce naturale, soprattutto a causa di infiltrazioni d’acqua, condensa o sbalzi di temperatura e un’elevata umidità ambientale.
Combattere la muffa in modo efficace richiede un’azione su più fronti. Prima di tutto, bisogna individuare la causa: la muffa prospera infatti in ambienti umidi e poco ventilati, spesso a causa di infiltrazioni, condensa o scarsa aerazione. Una prima soluzione è migliorare la ventilazione degli ambienti, aprendo le finestre ogni giorno e installando ventole di aspirazione, soprattutto in bagno e cucina, ma anche usando deumidificatori per ridurre l'umidità relativa.
Come vedremo tra poco, per trattare le aree già colpite, si possono invece usare prodotti specifici antimuffa o naturali, come acqua e aceto o bicarbonato di sodio, che aiutano a igienizzare le superfici. In ogni caso, è ancora più importante riuscire prevenire il problema, scegliendo pitture traspiranti o termoisolanti, assicurandosi che le pareti siano ben isolate e controllando regolarmente il tetto e le grondaie per evitare infiltrazioni. Infine, monitorare i livelli di umidità con un igrometro e intervenire subito in caso di segnali sospetti è fondamentale per mantenere la casa sana e sicura.
In generale, dunque, per affrontare e prevenire la muffa, è necessario agire su tre livelli: identificazione, trattamento e prevenzione. Combattere la muffa in questo modo garantisce diversi vantaggi. Innanzitutto, una salute migliore, dato che la muffa può causare allergie, problemi respiratori e altre condizioni mediche. Oltre a ciò, l’assenza di muffa assicura anche una maggiore durata delle strutture - pareti, soffitti e pavimenti.
A livello estetico, poi, una casa priva di macchie o odori di muffa è più accogliente e piacevole da vivere, senza dimenticare che trascurare la muffa può causare danni strutturali costosi e danni per la salute di chi vive in casa. Ecco perché i segnali di muffa vanno affrontati tempestivamente per evitare che il problema peggiori, così da mantenere la casa protetta e salubre.
Come togliere la muffa dai muri? Ecco la guida pratica da seguire
Dopo aver scoperto come combattere la muffa in casa, è utile anche scoprire come eliminare la muffa dai muri una volta che questa si sia già formata. Tra i consigli da seguire per togliere la muffa dai muri, il primo è identificare la causa, dato che, prima di agire sulla muffa visibile, è essenziale capire la causa sottostante - umidità e condensa dovute a scarsa ventilazione, infiltrazioni d'acqua da tetti, tubature o pareti, o ponti termici, cioè aree fredde che favoriscono la formazione di condensa.
A questo punto, prima di procedere, bisogna tutelarsi, usando guanti, mascherina e occhiali per proteggersi dalle spore. Dopodiché, bisogna isolare la zona, coprendo pavimenti e mobili con teli di plastica, oltre ad aprire le finestre per garantire un ricambio d'aria durante il trattamento. Una volta predisposta la zona, si può togliere la muffa dai muri con varie soluzioni.
Tra le soluzioni naturali, rientra innanzitutto la miscela di aceto bianco e acqua (1:1), da spruzzare direttamente sulla muffa, lasciare agire per 1 ora, e poi strofinare con un panno, così come il bicarbonato di sodio e l’acqua, che possono formare una pasta da applicare sulla zona, lasciare asciugare e poi rimuovere con una spugna. Infine, c’è l’opzione dell’olio di tea tree, di cui bisogna diluire qualche goccia in acqua, per poi applicarla come soluzione antimuffa e antibatterica.
Oltre alle soluzioni naturali, si possono usare anche prodotti chimici specifici per eliminare la muffa, come gli spray antimuffa o la candeggina diluita (1 parte di candeggina e 3 di acqua), che vanno spruzzati, lasciati agire per 15 minuti e poi risciacquati. Una volta eliminata con successo la muffa dai muri, per prevenirne il ritorno, bisogna curare vari aspetti. Il primo è la ventilazione, tenendo le finestre aperte o usando ventole in ambienti umidi come il bagno e la cucina. Dopodiché, contro la muffa sono utili anche i deumidificatori, che riducono l'umidità in casa, e le pitture antimuffa, specifiche per prevenire future formazioni.
Infine, migliorare l'isolamento delle pareti (per ridurre i ponti termici) e mantenere il livello di umidità sotto il 50% (utilizzando anche un igrometro) sono altri due aspetti fondamentali per prevenire la muffa in casa. Senza dimenticare che, se la muffa è diffusa su superfici ampie o radicata in pareti interne, potrebbe essere necessario un intervento professionale per trattare l'umidità strutturale e rimuovere completamente il problema.
Alla scoperta dei depuratori d’aria: caratteristiche, tipologie, pro e contro
I depuratori d'aria sono una tecnologia di tendenza nelle case contemporanee, dove l’attenzione alla salute e al benessere è ormai un elemento centrale in fase di progettazione e arredamento. I depuratori d’aria sono infatti dispositivi progettati per migliorare la qualità dell'aria, rimuovendo inquinanti come polvere, polline, fumo, odori, spore di muffa e altri particolati.
Tra le principali tipologie di depuratori d'aria, la prima opzione è rappresentata dai depuratori con Filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air), capaci di rimuovere fino al 99.97% delle particelle aerodisperse di dimensioni fino a 0.3 micron. Si tratta di dispositivi molto efficaci nel rimuovere particelle fini, inclusi allergeni e polvere, ma i filtri devono essere sostituiti periodicamente, aumentando i costi di manutenzione.
I depuratori con filtro a carboni attivi utilizzano invece carboni attivi per assorbire odori e gas nocivi come i composti organici volatili (VOC), risultando ottimi per eliminare odori e alcune sostanze chimiche, ma non adatti a rimuovere particelle fini come i filtri HEPA e, anche in questo caso, i filtri devono essere sostituiti regolarmente.
Esistono poi i depuratori con ionizzatore, i quali emettono ioni negativi che si legano alle particelle aerodisperse, facendole precipitare a terra o su superfici vicine. Questa soluzione è silenziosa e a basso consumo energetico, ma può produrre ozono, che a livelli elevati può essere dannoso per la salute.
I depuratori con lampada UV utilizzano invece la luce ultravioletta per distruggere batteri, virus e altri microrganismi, dunque sono efficaci nello sterilizzare l'aria, ma non rimuovono particelle o gas, con un'efficacia che dipende dalla durata di esposizione alla luce UV. Ci sono poi i depuratori d’aria a fotocatalisi, che sfruttano una combinazione di luce UV e un catalizzatore (solitamente biossido di titanio) per decomporre inquinanti chimici e biologici. Questa opzione è efficace nella rimozione di una vasta gamma di contaminanti, ma è più costosi e complessa rispetto ad altri tipi di depuratori.
Infine, esistono sul mercato anche i depuratori che usano la tecnologia plasmacluster per generare ioni positivi e negativi che neutralizzano batteri, virus e allergeni, risultando efficaci nel migliorare la qualità dell'aria, ma anche costosi e da sottoporre ad una manutenzione periodica.