La realizzazione di un acquario in casa può rappresentare una scelta di arredo elegante e rilassante, anche in contesti dove si vuole realizzare un’oasi domestica interamente dedicata al relax. Per introdurre un acquario nell’arredamento, però, bisogna scegliere la tipologia giusta e seguire una serie di passi. Scopriamo la guida su come utilizzare l’acquario come elemento di arredo, i vantaggi che offre e come integrarlo al meglio nel design del resto della casa.
- Alla scoperta dell’acquario da arredamento: caratteristiche, benefici e tipologie
- La guida da seguire per realizzare un perfetto acquario da arredamento
- Come realizzare un’oasi di relax dentro casa grazie a un giardino zen
Alla scoperta dell’acquario da arredamento: caratteristiche, benefici e tipologie
La scelta di realizzare un acquario da arredamento in casa rappresenta un’opzione di arredo sempre più di tendenza. Questo tipo di acquario è progettato non soltanto per ospitare pesci e piante acquatiche, ma anche per fungere da elemento decorativo all'interno di uno spazio abitativo. Si tratta di un pezzo di design che aggiunge un tocco di eleganza e vitalità agli ambienti, combinando funzionalità e estetica.
Una delle caratteristiche fondamentali dell’acquario da arredamento è infatti il suo design elegante, grazie all’utilizzo di materiali di alta qualità, come vetro temperato, acciaio inox e legno pregiato. Il loro design può variare da forme semplici e minimaliste a strutture più complesse e artistiche.
Anche l'illuminazione di un acquario da arredamento è fondamentale, sia per il benessere degli abitanti dell'acquario sia per l'effetto visivo. In tal senso, luci LED di diverse tonalità possono essere utilizzati per creare atmosfere suggestive e mettere in risalto il contenuto dell'acquario. A livello tecnologico, soprattutto nelle cosiddette smart home, molti acquari moderni sono dotati di sistemi di filtraggio avanzati, regolatori di temperatura, e opzioni di controllo remoto per la gestione dell'illuminazione e delle condizioni dell'acqua. Inoltre, un acquario da arredamento è versatile a livello di installazione, dato che può essere inserito in vari contesti - pareti divisorie, mobili su misura, o strutture indipendenti che fungono da punti focali in una stanza.
A livello di design, gli acquari da arredamento sono particolarmente indicati per le case arredate in stile moderno e minimalista, dove un acquario con linee pulite e un design semplice può aggiungere un elemento di tranquillità e naturalezza senza interrompere l'armonia dello spazio. Anche negli spazi arredati in stile rustico un acquario da arredamento può essere integrato, a patto che sia realizzato con materiali naturali come legno grezzo o pietra, accentuando l'armonia con l'ambiente circostante.
Inoltre, la presenza di un acquario da arredamento può avere un effetto calmante e ridurre lo stress, migliorando il benessere generale delle persone che frequentano lo spazio, oltreché contribuire ad arricchire visivamente qualsiasi tipo di ambiente.
Passando alle principali tipologie di acquari da arredamento, una delle più diffuse è quella che prevede l’integrazione in una parete della casa, soluzione ideale per dividere due ambienti senza ostruire la vista, aggiungendo trasparenza e movimento. Esistono anche degli acquari da arredamento incorporati nei mobili, ovvero tavolini da caffè, credenze e librerie che includono un acquario, trasformandosi in pezzi di arredamento multifunzionali e spettacolari. Infine, si può optare per un acquario verticale o a colonna, perfetto per un ambiente con spazio limitato, in cui occorre sfruttare l'altezza piuttosto che la larghezza.
La guida da seguire per realizzare un perfetto acquario da arredamento
Ora che conosciamo tutto quello che c’è da sapere sugli acquari da arredamento, è il momento di concentrarci sui dettagli e pianificazione necessari per realizzare questo tipo di struttura. È infatti possibile delineare una guida da seguire per realizzare un acquario da arredamento che sia funzionale e bello.
Innanzitutto, bisogna pianificare al meglio l’attività e progettare la struttura, a partire dalla scelta del tipo di acquario, che può essere di acqua dolce - meno costoso e più facile da mantenere - oppure di acqua salata - più costoso e complesso, ma con una maggiore varietà di pesci e coralli. Fatta questa scelta, bisogna determinare le dimensioni della struttura, misurando lo spazio disponibile e scegliendo un acquario che si adatti bene all'ambiente, oltre a decidere se l'acquario sarà integrato in un mobile, incassato in una parete o indipendente.
A questo punto si può procedere con l’acquisto del materiale, che ovviamente include il vero e proprio acquario in vetro o acrilico, delle dimensioni desiderate. Gli altri componenti principali sono il mobile contenente l’acquario o il supporto (che deve essere robusto e livellato) e l’attrezzatura.
Quest’ultima, in particolare, include il filtro per mantenere l'acqua pulita, il riscaldatore per tenere la temperatura costante, l’illuminazione LED specifica per piante e pesci, e la pompa d'aria che aggiunge ossigeno all'acqua.
A questo punto, si può procedere con la preparazione e il montaggio, a partire dal posizionamento dell'acquario su una superficie stabile e livellata, evitando la luce diretta del sole per prevenire la crescita eccessiva di alghe. Successivamente si possono installare e configurare il filtro e il riscaldatore, prima di lavare il substrato (ghiaia o sabbia) e aggiungerlo al fondo dell'acquario in uno strato uniforme.
Il passaggio successivo è quello di riempire lentamente l'acquario (con acqua trattata per rimuovere cloro e altre sostanze chimiche) e posizionare le luci sopra l'acquario, collegandole a un timer per simulare il ciclo giorno-notte. Infine, è consigliabile aggiungere rocce e legni decorativi, così come grotte, castelli o relitti di navi per creare nascondigli per i pesci.
Non bisogna poi dimenticare di piantare anche delle piante acquatiche vere o artificiali nel substrato, tenendo presente che le piante vere aiutano a mantenere l'equilibrio chimico dell'acquario. Prima di aggiungere i pesci, bisogna seguire dei cicli (4-6 settimane) che permettono ai batteri benefici di stabilirsi e di gestire i rifiuti organici, utilizzando dei kit di test per monitorare i livelli di ammoniaca, nitriti e nitrati.
Una volta predisposto l’acquario, si può passare alla scelta di pesci compatibili tra loro e adatti alle dimensioni dell'acquario, oltreché al tipo di acqua. Per far acclimatare i pesci alla nuova acqua, è consigliabile mettere il sacchetto di trasporto nell'acquario per 15-30 minuti, prima di aggiungere gradualmente l'acqua dell'acquario al sacchetto.
Una volta inseriti i pesci nell’acquario da arredamento, non resta che seguire una manutenzione regolare, che prevede ovviamente l'alimentazione regolare dei pesci (una o due volte al giorno), in quantità che possano consumare in pochi minuti.
A livello di pulizia, i vetri dell’acquario devono essere mantenuti sempre puliti e il substrato sifonato regolarmente, mentre bisogna sostituire settimanalmente 10-20% dell'acqua, monitorando costantemente la qualità dell'acqua e il comportamento dei pesci. Infine, a livello di design, bisogna assicurarsi sempre che l'acquario si integri bene con lo stile della stanza, come anticipato qualche riga fa.
Come realizzare un’oasi di relax dentro casa grazie a un giardino zen
Similmente alla realizzazione di un acquario, anche la scelta di creare un giardino zen all'interno della propria casa è un’ottima soluzione per offrire uno spazio tranquillo e pacifico dedicato interamente al relax e alla riflessione. Realizzare un giardino zen in casa, infatti, è il modo ideale per generare un senso di tranquillità e consapevolezza, trovando pace ed equilibrio tra gli impegni della vita quotidiana. I giardini zen, chiamati anche “giardini rocciosi giapponesi” o “giardini paesaggistici secchi”, sono infatti delle vere e proprie oasi, tipicamente caratterizzate da un design semplice e minimalista.
Entrando nel merito di come realizzare un giardino zen all’interno della casa, la prima cosa da fare è scegliere un luogo adatto, da identificare generalmente all’interno del soggiorno e preferibilmente vicino a una finestra.
Una volta identificata la posizione, bisogna scegliere un contenitore o un vassoio poco profondo, che serve da base per il giardino zen. Si può optare per una cassetta di legno poco profonda, un piatto di ceramica o anche un contenitore di basso profilo. A questo punto è possibile aggiungere della ghiaia fine oppure della sabbia, le fondamenta del giardino zen ed elementi che simboleggiano l'acqua.
Una volta stesa la base del giardino zen, si possono aggiungere rocce e pietre, meglio se grandi e lisce, come elementi che rappresentano isole o montagne. La fase successiva per realizzare un giardino zen in casa è quello di usare, a seconda delle dimensioni del giardino, un piccolo rastrello di legno o una forchetta per creare disegni e forme - come increspature o i cerchi concentrici - nella sabbia o nella ghiaia, attraverso un processo meditativo che aggiunge un senso di movimento al giardino. Ovviamente anche le piante da interno, preferibilmente di facile manutenzione - come bonsai, bambù o muschio - possono aggiungere un tocco di verde e legame con la natura.
A seconda dello stile di arredamento della casa e dei propri gusti estetici, è possibile collocare nel giardino zen anche piccole statue di Buddha, pagode o altri elementi tipicamente giapponesi che hanno un significato nella filosofia zen. Tra queste rientrano anche le candele profumate o le lampade da tè, ideali per ottenere una luce morbida e rilassante durante la meditazione.
Infine, un giardino zen è caratterizzato soprattutto dalla semplicità e dal senso di equilibrio: meglio evitare il disordine visivo e le decorazioni eccessive, scegliendo e posizionando invece ogni elemento con cura per ottenere un design equilibrato e sereno.