Un orto in giardino, perché no? Il tuo outdoor può fare spazio non solo al verde, ma anche a un terreno da coltivare, il quale, seppur piccolo, può regalarti tante e grandi soddisfazioni.
- Coltivare un orto in giardino
- Orto in giardino, cosa piantare?
- Differenza tra orto e giardino botanico
Coltivare un orto in giardino
Coltivare un orto in giardino può essere non solo una bellissima idea, ma anche una delle idee migliori da realizzare per lo spazio esterno della tua casa, soprattutto se la metti in pratica proprio nel momento in cui stai sistemando il tuo spazio verde, per il quale hai ripensato anche alla sua progettazione e al suo allestimento. Vuoi mettere avere la possibilità di poter contare, nella bella stagione, su un orto, grazie alla cui coltivazione puoi avere delle verdure fresche, sane e saporite?
Inoltre, grazie al Bonus Verde 2023, puoi usufruire con certezza fino al 2024, di un’agevolazione fiscale che ti consente di la creare e la riqualificare giardini, ma anche aree verdi e terrazzi privati, pure nel caso in cui siano situati all’interno di aree condominiali.
Un orto in giardino ti consente di risparmiare anche sulla spesa: con u po’ di organizzazione e un pizzico di buona volontà potrai avere, a chilometro zero, tutte le verdure che desideri! Con pochi euro potrai acquistare le semenze necessarie per fare felice tutta la tua famiglia.
E poi un orto in giardino ti aiuta anche a creare un contatto diretto con la natura e a rilassarti. Un orto in giardino non è solo un fantastico rimedio contro lo stress a cui oggi ognuno di noi è spesso soggetto, ma può anche essere un modo diverso, creativo e divertente di passare il tempo con i tuoi bambini: chi, meglio di loro, non vedrà l’ora di mettere le mani nella terra? Sarà un gioco istruttivo, che si rivelerà utile a tutta la famiglia. Una cosa è certa: imparare a coltivare la terra ti rende più autonomo in una società in cui puoi avere ogni cosa, ma solo e sempre a determinate condizioni. Per non parlare della qualità delle verdure e della frutta: sai cosa coltivi e quali prodotti usi, sorprese zero!
Se poi sei un grande sostenitore dell’ambiente e dell’abitare sostenibile, c’è una disciplina che potrebbe esserti di aiuto per coltivare il tuo orto in giardino, piccolo o grande che sia: la permacultura, una tecnica che ti mette a disposizione strumenti validi per disegnare un orto, un giardino o anche per organizzare un gruppo di lavoro. La permacultura è innanzitutto un sistema di progettazione di insediamenti umani sostenibili, che parte dalla cura della terra, dall’indicazione di lavorare con (e mai contro) la natura, per estendersi, sempre dal punto di vista della progettazione, alle risorse materiali, energetiche e persino all’organizzazione delle comunità.
Nata negli anni ‘70 in Australia, dal lavoro del biologo, agronomo e naturalista Bill Mollison e dello studioso ed esperto di ecologia David Holmgren, questa disciplina ha come fine primario quello di rispondere alle crescenti crisi ambientali e di proporsi come valida alternativa al modello consumista e di predazione di ecosistemi naturali.
Le etiche e i principi della permacultura si basano sul lavoro di anni di Mollison ed Holmgren. Tre sono le etiche della permacultura: devi prenderti cura della terra, delle persone (e in primis di te stesso) e condividere le risorse. Mentre sono dodici i suoi principi, che riguardano essenzialmente la progettazione pratica: osservare e interagire, raccogliere e conservare energia, assicurarti un raccolto, applicare l’autoregolamentazione e accettare feedback, usare e valorizzare risorse e servizi rinnovabili, evitare di produrre rifiuti, progettare dal modello al dettaglio, integrare invece di separare, usare e valorizzare la diversità, usare e valorizzare il margine, reagire ai cambiamenti in modo creativo e, infine, non per importanza, comprendere l’importanza del concetto “piccolo e lento è bello”. Quest’ultimo è un principio che va a braccetto con la filosofia dello slow living, ma soprattutto con una qualità di vita che ha poco a che fare con il concetto di produrre molto e a tutti i costi, a costo anche della stessa qualità di ciò che puoi ottenere.
In Italia, nel 2006, è stata fondata l’Accademia Italiana di Permacultura, proprio allo scopo di promuovere e diffondere i principi di questa disciplina ed essere di supporto a chi è interessato a questa materia, che ti consente prima di tutto avere un approccio differente con la tua vita.
Orto in giardino, cosa piantare?
Orto in giardino, cosa piantare?
Sì, è arrivato il momento di progettare il tuo orto a regola d’arte. Il primo passo da fare è quello di creare una zona interamente dedicata alla coltivazione di verdura ma anche di frutta: potresti usare, per esempio, una staccionata in legno, proprio per separare la zona di coltivazione dal resto del giardino, oppure ritagliarti, in giardino, una piccola fetta di terreno anche dietro al tuo gazebo, cioè vicino al luogo in cui ami spesso rilassarti o fare delle bellissime grigliate all’aperto grazie al tuo barbecue. Ora non dovrai più rinunciare a un ottimo contorno!
Un’altra idea può essere quella di costruire una serra fai da te nel tuo giardino: sicuramente una serra riscaldata, una di quelle che viene utilizzata in agricoltura, provvista di un impianto di termoregolazione, grazie al quale è possibile coltivare piante da frutto e ortaggi per scopi produttivi e ricreare un clima estivo anche nella stagione più fredda dell’anno.
E poi, se stai valutando dove e come progettare il tuo orto in giardino per ottenere ottimi risultati, considera che è fondamentale scegliere il posto giusto, che deve essere una zona in pieno sole (visto che la maggior parte delle piante di ortaggi ha bisogno di 6-8 ore di sole diretto al giorno per crescere bene e dare frutti saporiti), preparare un buon terreno (deve essere ricco di materiale organico e ben drenato, altrimenti dovrai lavorarlo aggiungendo compost, torba e una parte di sabbia per favorire il drenaggio e il mantenimento del giusto grado di umidità), e dare molta acqua alle tue piante (tutte le piante di ortaggi necessitano di un’abbondante irrigazione).
Scelto il posto per coltivare il tuo orto, ora devi solo decidere cosa piantare. In realtà puoi coltivare quello che più desideri. Tieni però presente degli aspetti da non sottovalutare.
Tanto per cominciare gli ortaggi ti offrono una grande varietà di forme e colori differenti, le cui semenze possono richiedere modalità, tempi ed esigenze differenti. Ecco perché, prima di seminare, è fondamentale leggere attentamente le indicazioni di semina riportate sulle confezioni.
Se disponi di una zona soleggiata via libera alla coltivazione, nel tuo orto, di alcune verdure a foglia verde come, per esempio, la lattuga e gli spinaci, e se hai anche la fortuna di vivere in una zona dal clima caldo-temperato, sono perfetti anche i piselli, che crescono bene anche nelle zone d’ombra.
Differenza tra orto e giardino botanico
Qual è la differenza tra orto e giardino botanico?
Il giardino botanico è una delle risorse verdi più importanti per la conoscenza e la raccolta della flora in tutto il mondo. Il giardino botanico è un ambiente in cui sono raccolte una grande varietà di piante. Qui si svolgono le funzioni di ricerca, insegnamento e protezione di importanti specie vegetali. Possiamo definirlo un vero e proprio laboratorio utilizzabile per la ricerca scientifica, la conservazione, la didattica e la divulgazione delle scienze botaniche.
L’Italia, sin dal Rinascimento, ha avuto ruolo centrale nella storia dell’arte dei giardini, diventando, nel XVI secolo, la culla di un rinnovato interesse per l’osservazione naturalistica e per la classificazione delle piante.
Oggi, in Italia, sono presenti 60 orti botanici e tra questi sono da tenere presente soprattutto i più antichi e i più estesi e noti per la ricchezza delle collezioni. I più antichi orti botanici italiani sono a Pisa, Firenze, Padova e Bologna. I più estesi orti italiani sono a Roma, Napoli e a Palermo.
Quindi, a differenza del tuo semplice (anche se utilissimo) orto, avere e avviare un orto o giardino botanico richiede un impegno maggiore: è spesso un’impresa locale, di solito sotto la guida di un’università o di un altro ente scientifico di formazione. Ed è giusto che sia così: fornire risorse utili per il benessere naturale è proprio il fine primario degli orti botanici, i quali all’inizio erano principalmente raccolte di medicinali e osservatori di ricerca.