Quando bisogna organizzare e arredare il sottotetto o la mansarda, un fattore da non sottovalutare è la massimizzazione della luce naturale, dunque delle fonti luminose rappresentate dall’abbaino o dal lucernario. Ma quali sono le differenze tra i due e cosa cambia rispetto all’arredamento? Per rispondere a queste domande, scopriamo dove si trovano l’abbaino e il lucernario, quali sono le loro caratteristiche e quale impatto hanno sull’illuminazione del sottotetto o della mansarda.
- Abbaino e lucernario: dove si trovano e quali sono le differenze
- Cosa cambia tra abbaino e lucernario rispetto all’arredamento?
- Come ottimizzare la luce naturale in casa e risparmiare sull’energia
Abbaino e lucernario: dove si trovano e quali sono le differenze
Gli ambienti che si trovano immediatamente sotto il tetto di un’abitazione richiedono molta cura nelle scelte relative alla massimizzazione dell’illuminazione naturale. Come scriviamo anche in un articolo specificamente dedicato all’argomento, infatti, una scelta oculata dei vetri e degli elementi di design del sottotetto o della mansarda permette di sfruttare al massimo la luce naturale, così da creare degli ambienti luminosi e funzionali.
In generale, quando bisogna illuminare un ambiente posizionato subito sotto il tetto, è sempre consigliabile approfittare dell'illuminazione naturale, che contribuisce anche a offrire una migliore efficienza energetica. In questi spazi abitativi, infatti, una possibilità del genere viene solitamente offerta dall’abbaino o dal lucernario: entrambi sono elementi architettonici che consentono l'ingresso di luce naturale all'interno di un edificio, ma si differenziano per la loro posizione e la loro funzione principale. Ma qual è la differenza tra abbaino e lucernario?
Cominciando dall’abbaino, è opportuni chiarire che questa struttura sporgente emerge dal piano del tetto ed è solitamente posizionata verticalmente sul lato dello stesso, potendo anche estendersi su più piani. Gli abbaini, inoltre, sono solitamente orientati verso l'alto, in modo che la luce possa entrare dalla parte superiore e diffondersi all'interno, dato che la loro funzione principale è fornire luce naturale all'interno dello spazio sottostante e migliorarne la ventilazione, se l’abbaino è dotato di finestre apribili. A livello di design, l’abbaino viene spesso scelto anche per motivi estetici, dato che aggiunge carattere e stile all'architettura di una casa, oltre a poter assumere diverse forme.
Il lucernario, invece, può essere definito come un elemento trasparente che viene installato direttamente nel tetto, generalmente in posizione orizzontale, e che può coprire un'area più ampia rispetto all'abbaino. Inoltre, un’altra differenza tra abbaino e lucernario è che quest’ultimo è generalmente più piatto e orizzontale rispetto all’abbaino. In ogni caso, sono queste le differenze principali tra abbaino e lucernario, dato che anche quest’ultimo è generalmente orientato verso l'alto, per consentire alla luce esterna di entrare direttamente, ed è pensato per offrire la maggiore quantità di illuminazione naturale possibile all'interno dello spazio sottostante. Infatti, i lucernari sono spesso utilizzati in spazi come corridoi, scale o nelle aree centrali di un edificio.
In sintesi, dunque, sia l'abbaino che il lucernario sono progettati per portare la maggior quantità possibile di luce naturale all'interno di un edificio, ma gli abbaini sono sporgenti e posizionati sul lato del tetto, mentre i lucernari sono installati direttamente nel tetto, spesso in posizione orizzontale.
Cosa cambia tra abbaino e lucernario rispetto all’arredamento?
A questo punto, alla luce delle differenze appena presentate tra abbaino e lucernario, è il momento di scoprire cosa cambia rispetto all’arredamento di un sottotetto o anche di una mansarda moderna a seconda della presenza dell'uno o dell'altro. La differenza principale tra abbaino e lucernario rispetto all'arredamento è infatti legata alla diversità della posizione e della funzione di questi elementi architettonici.
Cominciando ancora dall’abbaino, trattandosi di una struttura sporgente posizionata sul lato del tetto, questo elemento influenza l'arredamento delle pareti verticali dello spazio sottostante. Inoltre, dato che gli abbaini possono essere dotati di finestre apribili (per migliorare la ventilazione), questi elementi possono avere un impatto sulla disposizione di mobili e oggetti sulla parete coinvolta.
Passando invece al lucernario, dato che questo elemento viene installato direttamente nel tetto ed è orientato verso l'alto, bisogna considerare che una fonte di luce di questo tipo distribuisce uniformemente la luce naturale all'interno dello spazio sottostante, influenzando la disposizione degli elementi nell'ambiente. Inoltre, nei casi in cui i lucernari sono collocati in posizioni centrali, possono anche diventare elementi focali dello spazio e modificare la percezione dello spazio, oltre a avere un impatto sulla scelta dei colori per le pareti e degli arredi.
In entrambi i casi, comunque, l'arredamento di un ambiente che si trova immediatamente sotto il tetto deve essere progettato tenendo conto delle differenze tra questi elementi architettonici, che possono contribuire a guidare la disposizione degli arredi, allo scopo di massimizzare la funzionalità e l'estetica.
Come ottimizzare la luce naturale in casa e risparmiare sull’energia
Ora che abbiamo presentato le caratteristiche dell’abbaino e del lucernario, anche rispetto agli elementi che li differenziano, e che conosciamo quale impatto abbiano queste strutture sull’arredamento di un ambiente che si trova subito sotto il tetto, possiamo approfondire alcuni concetti generali su come massimizzare la luce naturale in casa. Riuscire a raggiungere questo obiettivo è inoltre un fattore fondamentale per riuscire anche a migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, riducendo la necessità dell’illuminazione artificiale e dunque aumentando il risparmio relativo al consumo di energia elettrica.
Per ottenere lo scopo di sfruttare al massimo la luce naturale in casa, bisogna prestare attenzione soprattutto ad alcuni fattori. Ad esempio, concentrandoci ancora su abbaini e lucernari, come abbiamo anticipato, queste soluzioni rappresentano delle ottime opzioni per far entrare la luce naturale dall'alto, soprattutto in ambienti come mansarde e sottotetti. In tal senso, un elemento da non sottovalutare assolutamente se si vuole sfruttare al massimo la luce naturale in casa è il tipo di vetro scelto per le finestre, per gli abbaini e per i lucernari. Infatti, optare per dei vetri trasparenti e di alta qualità consente il passaggio di una maggiore quantità di luce, elemento che può essere accentuato anche dall’inserimento di superfici riflettenti all’interno dell’arredamento - come specchi, vernici chiare e finiture lucide -, ideali per diffondere la luce naturale nella stanza.
Oltre a prestare attenzione a tutti questi elementi, per riuscire a sfruttare al massimo la luce naturale, bisogna anche preoccuparsi di mantenere le finestre sempre pulite, così da evitare che la quantità di luce che entra negli ambienti di casa venga ridotta dallo sporco che copre i vetri stessi. Infine, come abbiamo anticipato qualche riga fa, anche la disposizione interna di mobili e arredi può contribuire alla massimizzazione della luce naturale, così come scelte oculate per quanto riguarda la combinazione e l’armonizzazione delle fonti di la luce naturale con le fonti di luce artificiali, fondamentali per creare uno spazio ben equilibrato e illuminato anche nelle ore serali o nelle giornate nuvolose.